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Abitiamo un mondo più che umano. Perché la vita fiorisca, dobbiamo ascoltare il suo appello e rispondervi con cura, sensibilità e giudizio, come facciamo quando scriviamo a un amico. In questo libro, il suo più poetico e personale, Tim Ingold invita il lettore a vagare insieme a lui, corrispondendo con paesaggi e foreste, cieli e oceani, monumenti e opere d'arte. A ognuno riserva la stessa spontaneità di pensiero e di osservazione, la stessa intimità e leggerezza di tocco, ma anche la stessa affettività, il desiderio e il senso di cura che riservavamo alle nostre corrispondenze quando si scrivevano le lettere a mano. Il risultato è un'indagine - tra arte, filosofia, antropologia, autobiografia e narrazione - sui modi di essere presenti al mondo intorno a noi, sulla relazione tra arte e vita e sullo stesso scrivere come pratica artigianale. Nel tempo della crisi ambientale, quando le parole sembrano così spesso venire meno, Ingold indica nella pratica della corrispondenza ciò che può aiutarci a ristabilire un'affinità con la Terra ferita.