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La raffinata silloge poetica "Viscere", dell'intrigante autore Duilio Papi, nasce al confine tra il sogno e la realtà, in un ambiente urbano e suburbano, laddove gli effluvi dell'alcol ed i fumi delle sigarette dei pub e dell'ultimo bus della notte, si confondono con la sottile naturale nebbia cittadina, mentre c'è chi dorme e sogna, chi lavora, chi sta sveglio e chi suona e fa arte come Duilio. Il poeta è una "voce nella notte", l'artista è un profeta nella memoria e nel sogno...