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Filippo Reggiani, giovane autore al suo esordio, realizza una raccolta di liriche profonda e intima, ma anche innovativa, nonostante la forma arcaizzante e classica. La principale novità è proprio nella considerazione del genere poetico: qui esso non è concepito come strumento di evasione dalla realtà o di ribellione a essa, né tantomeno come un varco per sperimentare orizzonti nuovi. "De culpabili amore" intende descrivere i moti d'animo che affliggono tutti noi, dà voce a quei sentimenti che spesso vengono taciuti. Le liriche proposte, nate da esperienze che hanno coinvolto e scottato l'autore, ripercorrono alcuni momenti della sua vita: delusioni, gioie, speranze e amori che vanno a creare una propria Storia di un'anima. Il lettore si può rispecchiare nelle parole poetiche della raccolta, in quanto le emozioni espresse, anche se nascono da esperienze personali dello scrittore, riguardano e toccano nel profondo l'umanità tutta. Ciò che si percepisce leggendo è la volontà dell'autore di dare corpo e forma a passioni che altrimenti rimarrebbero relegate in una dimensione eterea; inoltre l'esigenza di realizzare una poesia raffinata, melodiosa e rappresentativa della vera bellezza. Tra le principali tematiche declinate variamente si riscontra la Fede, come colloquio interiore con Dio e quindi con un'entità superiore e immensa che è sempre vicina all'uomo. Il vero protagonista della raccolta rimane comunque l'amore che, come suggerisce il titolo, è colpevole, una chimera di sfumature, realtà bifronte, che dona tante gioie quanti dolori infligge. Si tratta di un'opera che, alla fine, coinvolge al punto da portare tutti a un dialogo con la propria interiorità.