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Dopo la presa di Costantinopoli, l'Impero turco-ottomano si spinse verso Grecia e Albania, determinato a conquistarsi un posto di prim'ordine nel bacino del Mediterraneo. In seguito alla morte dell'eroe Giorgio Castriota Scanderbeg molti albanesi, decisi a non sottomettersi ai turchi, fuggirono dalla madrepatria, cercando rifugio nella parte meridionale dell'Italia. Per tanti la destinazione finale fu la Sicilia, luogo di incantevole bellezza che non conosce inverno, contorniato da mare azzurro, vulcani e agrumeti profumati. Bagnati dallo stesso mare racconta il viaggio verso questa "terra promessa" di un popolo fiero e devoto, minacciato nella propria identità e libertà di culto da una forza dirompente, che incomberà sul mondo cristiano ancora per più di un secolo. In questo romanzo realtà storica e finzione si intrecciano e il racconto della diaspora del popolo albanese emerge con straordinaria incisività dalle parole dei protagonisti, sospesi tra i ricordi nostalgici della vita lasciata alle spalle, il desiderio di rinascita capace di germogliare sotto forma di un nuovo amore e la speranza di una terra che li accolga, dove vivere finalmente in pace e armonia.