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Giocondo Schifani vive a Como da oltre venticinque anni, e l'unico indizio delle sue origini siciliane sono i capelli folti e nerissimi: non ha più l'accento marcato di quando, a soli quindici anni, vestito poco più che di stracci e con in tasca poche lire, aveva preso un treno e si era diretto al Nord in cerca di fortuna. Alla soglia dei cinquant'anni non può certo dire di essere diventato ricco, ma almeno non indossa più degli stracci, e andare al lavoro in giacca e cravatta è per lui un grande motivo di orgoglio. Il professore Giordano Allevi è un aspirante scrittore in difficoltà, un personaggio strano, quasi buffo nei suoi abiti fuori moda, che ha tarpato i propri sogni per creare la famiglia perfetta, salvo poi rendersi conto che la sua vita è un totale fallimento. Marco Bardelli si è cacciato in un grosso guaio, e decide di scomparire senza lasciare tracce: per farlo ha bisogno di trasferire del denaro, di un passaporto fasullo e di un posto dove scappare. Il destino farà incontrare i tre uomini in modo bizzarro e rocambolesco, e tutti loro saranno profondamente cambiati da quest'avventura, ottenendo finalmente ciò che desiderano, ma pagando anche un caro prezzo per gli errori commessi.