Tab Article
"Siamo o non siamo discendenti di pirati veri o immaginari che andavano su e giù per il Mediterraneo? E di streghe buone, e magari non streghe, che sapevano rutto delle piante che stavano e stanno sulle rive delle nostre isole e dentro i nostri orti?". Lungo le rotte che vanno da Cefalonia a Tangeri, da Napoli a Istanbul, dall'Etna al Vesuvio e a Panama, da Cipro all'Algeria e a Pantelleria, ecco la piccola odissea di semplici genti, in perenne disequilibrio tra bonacce e maestralate, le cui storie - nella sospesa alternanza di tempi e luoghi - si intrecciano in un canovaccio che porta al nostro tempo attuale. Fiaba e cronaca, memoria e sogno ridanno urgenza alla ricerca di un'armonia soggettiva. Magari riscoprendo nel Mediterraneo la "Sirena" nei cui "orti" sono stati tramandati piante, cibi, lingue, viaggi, illusioni, avventure. È la nostra storia collettiva, in una lingua pura e bastarda come la natura di ognuno di noi.