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Ammiano Marcellino, vissuto nel IV secolo d.C., può essere reputato il maggiore tra gli storici romani di età tarda. Autore delle "Res gestae" in trentuno libri, di cui i primi tredici purtroppo non pervenutici, la sua storiografia, che si pone sulla scia di quella tacitiana, può essere ascritta al filone retorico e moralistico, ma in generale è degna di fede e credibilità. Egli fu innanzitutto un soldato e, come tale, visse da vicino gli eventi bellici della seconda metà del IV secolo. Ma fu anche e soprattutto privilegiato testimone dei più significativi avvenimenti dell'epoca e naturalmente entrò in relazione con i personaggi più influenti del tempo: imperatori, generali ed altre figure di spicco. Oggetto di questo studio è in particolare il quadro pressoché unico che Ammiano tratteggia ai lettori di un imperatore tra i più controversi e discussi, Giuliano l'Apostata, nel sedicesimo libro della sua opera. Di tale sezione delle "Res", qui si presentano - preceduti da una introduzione generale su Ammiano e la sua opera - la traduzione integrale, le note e il commento.