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Le armi da fuoco furono fautrici di una vera e propria rivoluzione che sconvolse l'Europa dell'Età moderna e la sua società. Tale svolta non solo mutò il modo di concepire ed intraprendere la guerra ma fu determinante nel processo di formazione e consolidamento degli Stati-nazione. Nessun paese del vecchio continente rimase insensibile all'opportunità di ritagliarsi un ruolo di rilievo all'interno del mutato scenario, figlio del rinnovamento apportato dalle bocche da fuoco e dai vantaggi, non solo economici, da queste derivanti. Non fecero eccezione gli Stati preunitari italiani né tantomeno il Regno di Napoli che raccolse prontamente questa importante sfida. Grande fu la fioritura e la laboriosità di manifatture, statali e non, che alimentarono l'apparato bellico napoletano. Tra le più importanti e ragguardevoli spiccò la Real Fabbrica d'Armi di Torre Annunziata la quale visse la sua "età dell'oro" tra la fine del Settecento e la prima metà dell'Ottocento. La sua genesi, la capacità produttiva e l'impatto sulla città, che tuttora ne ospita la struttura, rappresentano i temi dai quali questo studio trae origine e fondamento.