Tab Article
"Questo antichissimo testo contiene la quintessenza della millenaria conoscenza Vedica. La creazione viene descritta scientificamente da un punto di vista teista. Nell'ambito della tradizione vaishnava esiste un intero patrimonio di scritture vediche che rappresenta, per l'uomo occidentale, un continente sconosciuto. Gli studiosi si occupano generalmente della visione monista di Sankaracarya, poiché è la scuola filosofica più diffusa; esiste però un'altra proposta ermeneutica riguardo al Vedanta, la proposta di Sri Caitanya-Mahaprabhu, mistico, riformatore, considerato dai vaishnava come Avatara di Krishna stesso. Nella visione dell'Advaita Vedanta non vi è posto per una relazione intima ed eterna con Krishna, poiché le anime stesse non sono considerate reali, ma meri riflessi dell'indifferenziato Brahman... Ma in ciò sta il punto debole della filosofia monistica: la perdita di un Assoluto che può relazionare con altre coscienze. A coloro che criticano tale visione dicendo che una 'Personalità dell'Assoluto' non fa altro che limitare l'Assoluto stesso si può benissimo rispondere che non hanno ben compreso il concetto di limite."