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Il cimitero monumentale del Verano è un luogo per certi versi magico. Tra queste pagine ritroviamo un Verano diverso, grazie ad una narrazione lieve e significativa, sincera e mai ostentata né didascalica. Un romanzo capace di regalare sorriso ed intensità, nel quale il cimitero monumentale di Roma diventa teatro di una scena appassionante e appassionata; un luogo normalmente percepito come austero, solido e solenne assume qui l'aspetto di complice stesso del protagonista, divenendo in qualche modo l'accogliente meta del nostro intraprendente narratore. Scrittura confidenziale ed un rapporto vita/morte incredibilmente rassicurante, un racconto semplice ma al tempo stesso interessante e particolare, messo a fuoco attraverso le lenti di un ragazzino napoletano sveglio, curioso ed entusiasta, dallo spirito puro e dalle grandi prospettive e riflessioni. I nomi più celebri della rivista, del teatro, del cinema fanno da muti interlocutori, guidando il lettore in questo viaggio che parte da Ponticelli e arriva al Verano, grandioso per dimensioni e per passato, lungo i suoi vicoli e le sue strade, corsi e percorsi ricchi di storia e di storie.