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Due partigiani che combattono nel gruppo "Valanga" agli ordini del comandante Leandro Puccetti, scrivono delle loro esperienze. Dall'entrata in formazione alle prime azioni, fino al tragico 29 agosto del 1944 quando nella battaglia del Monte Rovaio contro i tedeschi, la formazione perde diciannove dei propri aderenti. In questo libro mentre Pietro Petrocchi cristallizza i propri ricordi nell'autunno del 1944, Silvano Valiensi scrive successivamente, quando la Resistenza mostra il proprio volto umano, tra fragilità, debolezze e paure, e si scontra con la realtà di quella "zona grigia" composta da chi decise di non scegliere. Tra la maggioranza di italiani che si resero invisibile, attendendo la fine. Emerge dalla doppia lettura, da una parte l'entusiasmo cristallino e il sentimento di orrore e pietà in Petrocchi, dettati dai tempi della guerra; mentre dall'altra, per Valiensi, la disillusione di aver combattuto per tutti ed essersi alla fine ritrovati da soli.