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Una nuova e assolutamente necessaria edizione del capolavoro letterario di George Orwell, uscito nel 1949 e destinato a divenire uno dei più celebri libri mai scritti. Una rappresentazione distopica di una società totalitaria fondata sul controllo totale dei cittadini, sulla repressione di ogni dissenso, sulla delazione, sul condizionamento mentale delle masse e sulla negazione dei più elementari diritti e aspirazioni dell'essere umano. Una società in cui la menzogna diventa verità e indottrinamento e in cui non vi è spazio per alcun dissenso o sentimento. La pubblicazione di questo libro oggi, nell'Italia del 2020, imprigionata in una inquietante deriva totalitaria orwelliana fondata sulla paura e sulla menzogna, assume nelle intenzioni dell'editore un chiaro messaggio politico e un invito alla riflessione. Ogni riferimento alla sospensione della libertà e dei diritti costituzionali operata in Italia con il pretesto di una falsa pandemia e all'imposizione di allucinanti norme nichilistiche di "distanziamento sociale" dei cittadini è tutt'altro che casuale. Con prefazione di Marco Della Luna e saggio introduttivo di Nicola Bizzi.