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Il progetto di Guarino Guarini per la chiesa dei Padri Somaschi a Messina costituisce uno dei problemi aperti della letteratura storiografica dedicata al celebre architetto modenese. La sua mancata realizzazione e, al contempo, le sue connotazioni ritenute ricorrentemente troppo "mature" per la fase iniziale della sua carriera, svoltasi a Messina negli anni 1657-1662, hanno infatti indotto a sostanziali incertezze sulla sua collocazione cronologica e quindi sul suo effettivo ruolo nella concatenazione delle esperienze progettuali di Guarini. Questo contributo propone una risposta a tali irrisolte questioni, riconducendo la realizzazione del progetto al soggiorno parigino di Guarini (tra l'ottobre del 1662 e lo stesso mese del 1666). I primi dieci anni di attività dell'architetto modenese assumono un ruolo cruciale per la sua formazione e vengono qui indagati ripercorrendo le esperienze, i luoghi di soggiorno e le architetture che il giovane architetto poté osservare, focalizzando l'attenzione su tre "interessi" guariniani che emergono con chiarezza dalle scelte progettuali e dai suoi scritti: i congegni geometrici complessi, l'architettura colonnare e le grandi opere del gotico.