Tab Article
"Stretto di carta" è la guida letteraria di una regione di confine e di confluenza tra due mari e tra due mondi, quello insulare e quello "continentale". Lo Stretto è un luogo votato alla difformità, alla mutevolezza, all'inarrestabile transito, al disastro (il devastante terremoto del 1908) e alla rifondazione, in un infinito incedere, tra Occidente e Oriente, tra settentrione e meridione del mondo. È possibile riconoscere dei tratti unici, molteplici e cangianti, nel ricco e controverso repertorio letterario costituito dalle opere di numerosi scrittori che hanno reso assoluta protagonista quest'area di congiunzione tra Sicilia e Calabria: da Pascoli, Quasimodo e Cattafi a D'Arrigo, Bufalino e Consolo; da Alvaro, Insana e Carbone, per arrivare ai contemporanei Isgrò, Giordano, Pispisa, Nicosia e Terranova, solo per citarne una parte. Poesia, narrativa ma anche la drammaturgia di Scimone e Sframeli, Carullo e Minasi, Balsamo, Caspanello: è il teatro, infatti, a fornire risposte credibili a certe tensioni, rilevando antichi e nuovi rispecchiamenti nel palcoscenico d'acqua dello Stretto. Il volume contiene in allegato la "Mappa letteraria dello Stretto".