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La dislocazione collinare tra Matese e Taburno dei centri di Guardia e di Torrecuso, li vede qui accomunati con Guardia ripercorsa nel suo sviluppo dal IX al XIV secolo, vale a dire da una connotazione di centro incastellato al riconoscimento della sua caratura strategica da parte del re Ruggero II e alla più ampia configurazione urbica, incentrata su un castello angioino. La ricerca su Torrecuso parte da Finocchio per la posizione privilegiata a controllo di un ponte romano e della via Latina - detta poi Francigena.