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Nell'Irpinia degli anni cinquanta una donna libera e seducente governa con la sua bellezza i desideri e le passioni sommerse di un piccolo borgo rurale. Attraverso il suo sguardo intrigante si delinea il paesaggio umano - il Padrone di tutte le cose, la Zingara, il ciabattino, lo zio prete - di un mondo che verrà presto completamente sconvolto. Il terremoto del 1962 prima e quello del 1980 poi andranno infatti a scomporre le consolidate logiche tradizionali per aprire la strada alle frontiere della modernità.