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"È sin troppo facile accostare la teoria pascoliana del "fanciullino" alla poesia di Monica Taddia. L'autrice ci mostra una vasta panoramica della maniera in cui lei si pone davanti alla natura cogliendone gli aspetti immaginifici come solo un bambino riesce a fare. C'è spesso qualcosa di onirico nei suoi versi, qualcosa di riconducibile alla fiaba come nel "Violino innamorato" dove questo strumento musicale si invaghisce perdutamente di una rosa. [...] Questa apparente semplicità, che viaggia principalmente tra gli stilemi celesti - sole, luna, stelle - non deve trarre in inganno perché talvolta, a conclusione della lirica, c'è un accenno posto quasi con timidezza, con pudore, dello stile di vita della scrittrice, di quel suo io che prepotentemente si estrinseca anche al di fuori degli elementi del cosmo" (dalla prefazione di Carla Baroni). Questo libro si fregia del prestigioso patrocinio della Società Dante Alighieri, Comitato di Ferrara. Contiene due illustrazioni inedite di Gabriele Turola.