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«È un titolo molto intrigante quello scelto dall'eclettico scrittore Stefano Briccanti; in "Primavera di scontento", fedele alle tematiche che gli sono più care e congeniali, sembra affrontare, in un corpo a corpo, senza vincitori né vinti, lo scontro contro il Tempo con una poesia profonda, ironica, colta, coinvolgente e mai scontata grazie al lessico ricercato, alla forma metrica e la varietà delle tematiche che spaziano dall'introspezione accurata e tagliente, ai temi sociali, ai riferimenti mitologici, ai luoghi-simbolo e alla politica. La Primavera è il pretesto ed anche il nucleo della raccolta perché, in un percorso a rebours e profeticamente proiettato al futuro, l'autore rivela le sue emozioni, la speranza, la consapevolezza del fluire inesorabile del tempo e di ciò che avverrà. Nella stagione del rifiorire della natura e di ipotetici spiragli di rinnovamento, Stefano Briccanti si sofferma su una primavera di scontento e non soltanto sua.»