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Personalità tra le più interessanti e singolari del panorama teorico-critico contemporaneo, intellettuale e attivista politica, Gayatri Chakravorty Spivak è una dei protagonisti di quel dibattito che da decenni intreccia studi postcoloniali, femminismo e studi sulla subalternità. La sua produzione si configura come uno sterminato macrotesto che mira a destabilizzare le costruzioni consolidate del sapere e del potere così come sono state trasmesse dalla tradizione dell'occidente coloniale, in modo da fare emergere le faglie interne, le voci rimosse e silenziate, le contraddizioni e i punti più inaspettati di frattura e di crisi. Spivak si confronta con l'eredità della tradizione letteraria e filosofica dell'occidente, con le narrazioni convenzionali e spesso fuorvianti dell'India consegnate dalla storia e dalla storiografia europea e americana, e con la realtà in continuo divenire di un presente non più semplicemente globale, ma, inteso, in senso più lato, come planetario. Il lavoro di Iuliano è una mappatura di quell'opera faticosa e incessante di studiosa e critica letteraria, traduttrice, didatta e attivista politica, attraverso cui Gayatri Spivak traccia i contorni di una nuova figura di intellettuale militante, nel tentativo, arduo e ambizioso, di ridefinire il ruolo e lo spazio degli studi umanistici nel nuovo millennio.