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"Io son capace di cambiar colore più di un camaleonte, e se necessario mutare forma come e più di Proteo; e in fatto di assassinio dar lezione a Machiavelli. So fare questo, e non saprò prendermi una corona?" Così il Riccardo III di Shakespeare metteva in relazione la conquista del potere con la capacità di padroneggiare l'arte della metamorfosi. Non siamo poi così distanti da molti protagonisti della politica italiana odierna. Come ben illustra in questo libro Giuseppe Civati, però, la figura più simile ai nostri politici non è quella dell'antieroe shakespeariano, bensì quella del trasformista: teatrante, illusionista, maestro del travestimento. A fronte di reiterate promesse di cambiamento, assistiamo in realtà a continui mutamenti: del vecchio in un sedicente nuovo, o di uno schieramento politico nell'altro. Attraverso una lucida analisi, Civati invita a ripensare il concetto di alternativa per poter inaugurare una politica di cambiamenti veri. Prefazione di Stefano Bartezzaghi.