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C'era una volta il "teatro politico". C'è oggi il bisogno di rievocare e rinominare i due termini di questa espressione: il teatro e la politica, con una ricchezza di interventi che rilancia la questione sotto il segno pasoliniano di "passione e ideologia", per rintracciare i segni di nuove passioni e nuovi pensieri in grado di dialogare con i tempi. Ecco, allora, le riflessioni aperte di una ventina tra studiosi, critici, osservatori, provenienti in gran parte dal teatro ma non solo. Con il tentativo di ridefinire confini o di spalancare prospettive; di individuare percorsi o di lanciare provocazioni; di raccontare mondi o di cogliere segnali... E poi, le intuizioni fulminanti di oltre 30 artisti della scena contemporanea, con la sapienza, l'intelligenza e la visionarietà di chi il teatro "politico" lo vive ogni giorno sulle assi del palcoscenico o nelle azioni performative di nuovi linguaggi. Un libro in "due atti" per svelare l'universo vivace e articolato del teatro contemporaneo che si interroga sul tempo presente.