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Scritto e ambientato nella Parigi di fine Ottocento, "Il tutù" racconta le avventure del giovane Mauri de Noirof, coinvolto in situazioni "surreali" e parte di un mondo dove ben poche cose appaiono strane: innamorato della madre, Mauri sposa suo malgrado una donna obesa e alcolizzata, diventa l'amante di un essere con due teste che si esibisce in un circo, viene eletto ministro, partecipa ad ambigui festini a casa di politici e vescovi, e addirittura allatta il figlio. Lo sberleffo rivolto alla morale e alle istituzioni correnti non superò il vaglio della censura, e il risultato fu la completa scomparsa del libro dalla circolazione. Una copia del volume viene però casualmente ritrovata a metà degli anni Sessanta in Francia, e il romanzo è di nuovo pubblicato, più attuale che mai, ai tempi nostri, con i quali queste "usanze di fine secolo" presentano sorprendenti analogie. Prodotto da un'immaginazione modernissima, romanzo comico di mostri e meraviglie, "Il tutù" anticipa Jarry, i surrealisti e le opere dissacratorie delle avanguardie.