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In quest'opera vengono narrate le vicende di quattro generazioni della Famiglia Aliberti di Rocciacastello, di origine normanna, proprietaria di una masseria immersa nell'agro pugliese. Il dipanarsi delle vicende di Rainolfo e Tancredi, padre e figlio, epigoni della Famiglia, ha come fulcro "quella palazzina bianca dalle imposte verdi" che è il centro dei contrastanti destini dei protagonisti. Rainolfo vi arriva orfano di entrambi i genitori, accolto dalla nonna paterna e ama profondamente quella terra, sino a quando i sogni e i futuri progetti imprenditoriali non vengono infranti. La vita di Tancredi viene fortemente influenzata dagli eventi di quella dimora, a lui sconosciuta, che gli lasciano in eredità un papà moralmente distrutto, privo di vis pugnandi e capace di gestire solamente l'ordinaria amministrazione delle complesse vicende di vita familiare. Dice l'autore: "Ho cercato, nello scritto, di rappresentare le realtà di tempi passati attraverso la descrizione della quotidianità di personaggi, spesso inventati, ma immersi in uno sfondo storico reale. Ho narrato sempre in positivo - con tono lieve, leggero e spesso scanzonato - squarci di romanticismo, di ingenuità.