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Le memorie delle guerre mondiali e della Resistenza pervadono la Valle del Samoggia. Cippi, lapidi e monumenti raccontano una quotidianità distorta dalla violenza e segnata dall'urgenza delle scelte. Nell'era digitale le epigrafi del Novecento sbiadiscono sempre di più, levigate dal tempo: neppure gli sforzi degli ultimi testimoni possono risvegliare le loro voci di pietra. Per comprendere i loro messaggi c'è bisogno di uno sguardo storico, che legge lo scorrere del tempo nei cambiamenti dello spazio e non perde la complessità della memoria.