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Chi è il marinaio del Titanic rinvenuto ibernato nei ghiacci del Polo ben quarantaquattro anni dopo il naufragio? Non se lo chiedono il professor Leonard Olsen, primario del St. Johann Hospital di Zurigo ed il suo fido assistente Ludwig Holmer, desiderosi di fare di quello sconosciuto giovane la cavia ideale per le loro illecite ricerche: il primo sulle cellule tumorali, il secondo su quelle staminali. Il ragazzo viene riportato in vita in un mattino di giugno del 1956. Ha 25 anni, la stessa età che ha quando, per sfuggire alla giustizia, si arruola all'ultimo minuto sul Titanic, nel suo primo ed unico viaggio. In una corsa disperata contro il tempo e contro chi gli sta alle costole per ricondurlo al Centro ospedaliero di Zurigo, il giovane marinaio si rifugia in Italia, sotto un'altra identità. Riuscirà più volte a sfuggire alle grinfie di Hans Kruger, ma non potrà sottrarsi alla terribile, inesorabile vendetta del tempo.