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La biologia contemporanea tende ad aderire al pensiero evolutivo darwiniano come se il problema dei sistemi animati esistenti sul nostro pianeta avesse finalmente trovato la sua soluzione. Eppure, tanti sono coloro che riflettono sulla propria esistenza e si sono convinti che la vita sta molto oltre gli attuali confini della conoscenza scientifica. Gli scienziati che aderiscono al "riduzionismo", frequentemente influenzati da un inespresso convincimento materialistico, chiamano a propria giustificazione il tempo come portatore di nuove conoscenze sull'origine della vita. Le differenti linee strategiche dell'indagine scientifica contemporanea in biologia e in medicina, come l'indirizzo della bionformatica, quello della biologia molecolare o quello innovativo della nanomedicina (quale derivazione delle nanotecnologie), concorrono a dimostrare come la complessità della processualità propria dei sistemi animati faccia riferimento a un qualcosa di completamente differente dalla processualità fisico-chimica dei sistemi inanimati. E, infine, se a tutto questo mare di conoscenza aggiungiamo le enormi problematiche sollecitate dall'emergente comportamento del sistema uomo, Marabini si chiede come sia possibile non intravvedere che nell'universo esiste un tipo di "realtà" incommensurabile che permette di giustificare il concetto della "singolarità dei sistemi animati".