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Preso di mira dai politici, denigrato dalla stampa, temuto dalla classe media, boicottato dall'estrema destra, corteggiato dal cinema e citato dalla letteratura. In Francia da oltre vent'anni il rap è il genere musicale che anima maggiormente il dibattito pubblico, a cui partecipa anche senza invito: che si parli di religione, omosessualità, sessismo, identità nazionale o calcio, l'hip hop esprime le sue opinioni senza giri di parole. "Rapropos" è un libro di analisi, narrazioni orali e documenti storici che raggiunge il climax nell'autunno 2005, quando le banlieue francesi prendono fuoco in nome di due adolescenti, Bouna Traoré e Zyed Benna, inseguiti dalla polizia e "morti per niente". NTM, Diam's, Akhenaton, Keny Arkana, Abd Al Malik, Booba, La Rumeur, Medine e Orelsan sono solo alcune delle voci più note che raccontano in rima il loro paese. In questo testo le loro storie si mischiano a quelle di figuranti come il "piccolo Napoleone" Nicolas Sarkozy, il calciatore disobbediente Nicolas Anelka, l'attore e regista Mathieu Kassovitz o lo scrittore Jean-Claude Izzo. Lo sguardo acuto e il flirt col pop costituiscono non solo un invito a comprare dischi, accolto puntualmente da migliaia di persone, ma anche una nitida fotografia dell' intera società contemporanea occidentale.