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Grazie a una miscela incendiaria di musica originale e nevrotica, unita ai testi incisivi e dissacranti del frontman Jello Biafra, i Dead Kennedys sono spesso considerati il più grande gruppo punk americano della loro generazione. E pur avendo sempre pubblicato e distribuito i propri dischi in canali indipendenti e lontani dal mainstream, sono diventati la prima band di un certo calibro che non solo non si è mai piegata alle leggi del sistema discografico tradizionale, ma ha fatto della lotta all'industria musicale una delle proprie bandiere. In questo libro, Alex Ogg sfrutta dozzine di interviste e dichiarazioni esclusive dei membri della band per raccontare le origini di un gruppo che ha sguazzato nelle polemiche e nelle controversie praticamente dagli inizi, trasformando la retorica già quasi stantia del punk in qualcosa capace di essere un'effettiva spina nel fianco del sistema - oltre che estremamente divertente! Completano il tutto un'ampia raccolta di opere dell'artista underground Winston Smith, che ha caratterizzato in maniera unica l'estetica dei Dead Kennedys, e le riproduzioni di svariati scatti d'epoca della celebre fotografa punk americana Ruby Ray.