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La poesia è un cammino difficile e pieno di ostacoli da superare, nel nostro paese sono più le persone che scrivono poesie che quelli che le leggono. La mia è una poesia di racconti vissuti che parlano della mia vita da emigrante, delle mie giornate sul lavoro, dei miei ricordi passati, dell'amore verso il mio paese e dell'amore verso i miei genitori, con un piccolo attaccamento alla madre. Non è curata nei particolari e nelle rime, ma tratta la vita giorno per giorno, attimo per attimo, sarà a tratti triste, ma rispecchia la vita dell'autore. Nella tristezza c'è un attimo che porta a resistere e a sperare in un giorno migliore, una vita migliore, non solo per me stesso ma anche per chi mi circonda; la famiglia, il lavoro, gli amici, la poesia. L'amore è per il me poeta quasi un atto religioso; la religione c'è nei ricordi da bambino ma soprattutto nei momenti da persona matura, che affida spesso la sua parola a Papa Francesco. La poesia è amore, è arte, ed è dentro queste opere. Il libro prende il nome con il quale mia madre mi chiamava sempre: "Dimì".
