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Al fine di non disperdere l'aura del materiale verbale su cui Stravinskij ha costruito la partitura, ho considerato sacre, e quindi intoccabili, intraducibili, quelle parti del testo che, per ritmo e suono, interagiscono direttamente con la musica. Le parti in francese in neretto hanno quindi attacchi precisi e seguono il ritmo musicale. Quelle invece, in francese o in italiano, sempre in neretto ma tra parentesi quadre, sono ad libitum. Ho omesso inoltre il nome del Soldato (Joseph) per rendere attraverso di lui omaggio a tutti i soldati, di qualsiasi nazionalità, coinvolti nella Prima guerra mondiale (tra cui i miei due nonni). Questa versione, eseguita su commissione del compositore e direttore d'orchestra Patrizio Esposito, è adattata per una sola voce recitante. Vittorino Curci - Noci, marzo-maggio 1918.