Tab Article
Parigi, gennaio 1647. In una stazione di posta alle porte della città, si scalda davanti al fuoco un gruppo di viaggiatori appena giunti dall'Italia: un libraio, una canterina veneziana, il giovane castrato Atto Melani accompagnato dal suo segretario e dal maestro, il celebre Malagigi, e infine Gabriel Naudé, bibliotecario del cardinal Mazzarino, primo ministro di Francia. Sua eminenza ha convocato in tutta fretta a Parigi schiere di musici per rappresentare una nuova opera in musica, l'Orfeo, ma già si sussurra che l'opera non si farà. A Corte nulla è più importante degli spettacoli. E allora cosa c'è sotto? Iniziano finalmente le prove nel Teatro Reale, ma un attentato semina il panico tra musici e cantanti: qualcuno ha sabotato una macchina di scena, che precipita sul palco e solo per un soffio non travolge Malagigi, protagonista del melodramma. Chi voleva ucciderlo? E perché? Il primo sospettato è Atto Melani, suo rivale sul palcoscenico, che rifiuta ostinatamente di fornire un alibi. Ma il segretario di Atto e la giovane canterina veneziana Barbara Strozzi non si fermano alle apparenze e decidono di vederci chiaro. Troppe stranezze accompagnano le prove dell'Orfeo; i costi smisurati, il bizzarro comportamento di Mazzarino, che con quell'opera tutta italiana non teme di irritare i francesi, e infine l'ombra dei veri potenti: i grandi banchieri. La pagina strappata da un libro misterioso, un rapimento e un'incursione nella labirintica biblioteca privata del Cardinale riveleranno un intreccio inatteso tra arte, superstizione e potere. E come sempre nei romanzi di Monaldi & Sorti, ogni frammento del rompicapo tornerà perfettamente al suo posto. Ma la verità si rivelerà appieno solo a chi possiede la chiave giusta, la suprema tra le virtù politiche: la dissimulazione.