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Il giovane gentiluomo acese Giuseppe Grassi Voces, che s'invaghisce dell'affascinante chanteuse napole-tana Maria Mola, precorre i tempi anticipando Edoardo VIII che rinunzierà al trono d'Inghilterra per Wallis Simpson, signora del cabaret americano. Anche il nostro gentiluomo acese, don Peppino, perse la testa. Ma perse pure lui il suo «trono», che significò qui da noi la damnatio memoriae. La «piccola storia» è essenziale alla rappresentazione in progress del panorama generale. «Piccola e grande storia»: la distinzione non dovrebbe trovare accesso in storiografia ove essa venisse orientata alla «proiezione europea», cioè alla prospettiva. Ce lo insegna Giuseppe Giarrizzo e, prima di lui, gli scrittori delle Annales e, ancor prima, Benedetto Croce. Aci-Reale «cattolicissima» e conformista, quietista e apatica, provinciale e sonnacchiosa. Sono, questi, alcuni dei tanti «luoghi comuni» che ne costellano talune rappresentazioni. Invece la città fu cattolicissima, poi divenne laica e laicista con l'Accademia Zelantea e l'Accademia Dafnica, con gli «spiriti c.d. liberi», con la modernizzazione e la belle époque...