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«Moon Chung-hee viene da dove il sole sorge e sembra portare nella propria scrittura il tatuaggio bruciante dell'Oriente. [...] La scrittura di questa poetessa è aperta e persino spalancata prima di soffermarsi nell'immobilità del buio. Il suo metronomo poetico, così ben restituito dalla presente traduzione, scandisce gli intervalli, come fra un rintocco di campana e un altro, una nota musicale e la successiva o un gong dipanato dal susseguente. Intanto, la sua monografia femminile, mai solo personale, rappresenta una esistenzialità, che non è certo confinata geograficamente nel suo proprio luogo d'origine. I testi di Moon Chung-hee sono liberi e misurati, secondo la porzione idonea alla misura del palato del lettore contemporaneo» (Prefazione di Guido Oldani). Con una presentazione dell'autrice all'edizione italiana.