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Il pensiero analogico, come un gioco, una I-Dea, pone in relazione le parti con il tutto, giacché "l'intera Creazione, nella sua più infinitesima manifestazione sul piano fisico, parrebbe consistere di una impenetrabile rete di aggrovigliate e vorticose connessioni che dall'Uno, passando per il molteplice, convergono verso il Tutto, come se il molteplice alla fine altro non fosse che un mero strumento, l'unico mezzo possibile e senz'altra funzione che quella di ricondurre all'Uno il Tutto". "Per il Numero, il Numerante e il Numerato", canta il Sepher Yetzirah, ed in quella precisa numerologia, "Tre Madri, Sette Doppie e Dodici Semplici" si congiungono le Sfere alle Stelle, la Fisica dei Quanti al Sacro Ciclo delle Quinte, le leggi dell'ottica alla Tetractys pitagoriana, al Settenario Alchemico, per infine comprendere che l'Azoth è Suono, e la Materia, magiche corde in vibrazione: il Canto degli Angeli, il Segreto dell'Universo.