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Joséphin Péladan è stato (ed è) un genio terribilmente incompreso. Il suo slancio appassionato, la sua anima ardente e il suo spirito sopraffino hanno dato al mondo capolavori d'ogni stile e fattezza, da un'Etopea in ventun romanzi ai sette trattati dell'Anfiteatro delle Scienze Morte, dalle tragedie ai saggi artistici e metafisici, ma il suo messaggio sembra permanere nell'oblio delle sabbie del tempo. Certo della portata del suo lascito tradizionale, ho deciso di riunire in un tema d'idealità tre umane vicende e il loro coronamento metafisico: dal segreto dei Trovatori all'affascinante mistero della Pulzella d'Orléans, passando per la dottrina dei Fedeli d'Amore e di Dante Alighieri, il S?r Péladan indica sapientemente gli intrecci della catena tradizionale, che serpeggia tra le pieghe di una storia mai scritta. Tuttavia, questo mirifico pellegrinaggio non avrebbe potuto chiudersi senza il suo coronamento ideale, al quale tutti i protagonisti di queste narrazioni hanno guardato per tutta la loro esistenza: l'Androgino, somma perfezione della Mistica, dell'Arte e dell'Amore.