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Quella attraversata dalle relazioni industriali in Italia seguita ad apparire oggi una stagione quantomeno problematica. Questo accade, in parte, a causa delle forti tensioni introdotte dai colpi di coda della crisi economica più dura di sempre; in parte, invece, sembra essere il frutto delle ondate di disoccupazione/inoccupazione ed instabilità sociale alla crisi conseguenti. Il Jobs Act in questo scenario rappresenta ancora la rivoluzione copernicana delle origini? In quale condizione versa la formazione (dei giovani e diversamente tali) nel nostro Paese? Lo smart working è davvero una panacea per molti dei mali che affliggono il fronte del lavoro? E quali effetti occupazionali stanno producendo forme come le tutele crescenti, il contratto acausale o il diritto di variazione delle mansioni? Attraverso quesiti di questo calibro transita la riflessione del Labour Committee 2017 powered by HRC e Studio Legale Pessi e Associati. È la voce di "addetti al lavoro", professionisti HR e technical advisor decisi a proporre ai decision maker (leggi: istituzioni) un feedback completo e costruttivo, il polso del mercato rispetto ad un'area, quella delle relazioni industriali, che ridisegnando integralmente le prospettive dello stato sociale riguarda trasversalmente tutto il tessuto produttivo.