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Sviluppo locale o sviluppo place-based: un concetto che è stato spesso al centro del dibattito politico in Italia negli ultimi venti anni, oggi anche nell'Unione Europea, e che riveste un ruolo storico di riferimento rispetto al tema affrontato nel volume, giacché in esso è stata tentata la traslazione della programmazione dello sviluppo locale partecipato, nelle modalità precedentemente sperimentate in Italia nella programmazione dei fondi strutturali 2000-06 con Patti Territoriali, Contratti d'Area e Contratti di Programma. Oggi, come in un circolo, la nuova normativa UE costringe gli attori dello sviluppo locale a tornare indietro a pratiche di quegli anni. L'Unione Europea nel 2013 ha approvato un nuovo apparato regolamentare che inserisce, nell'attuazione degli obiettivi dei Trattati in materia di coesione socio-economica e territoriale, la metodologia di sviluppo place-based, applicata in Italia dal Programma di Iniziativa Comunitaria Leader (Patti Territoriali). Il modello di place-based è contrapposto a quello centralista e si differenzia da esso, tanto nell'approccio, quanto nel metodo e negli strumenti. Il primo assurge a protagonista dal cosiddetto partenariato istituzionale, il secondo concentra il momento della decisione delle scelte strategiche, nonché dello stesso controllo alle sedi centrali, tanto di tipo nazionale quanto unionale. Il volume intende essere una piccola, ma esauriente, cassetta degli attrezzi.