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La riflessione e l'azione pedagogica possono contribuire in modo sostanziale a riscrivere e riprogettare il lavoro e i luoghi di lavoro come luoghi di benessere, autorealizzazione e sviluppo del singolo e dell'organizzazione intera. A partire da tale consapevolezza il volume intende proporre il modello gardneriano del "buon lavoro" come modello di lavoro generativo in grado di coniugare la dimensione produttiva con quella esistenziale-progettuale intitolato all'eccellenza, all'etica e all'engagement e dunque altamente qualificato da un punto di vista tecnico-professionale; responsabile ed etico; coinvolgente e "impegnato". A promuoverlo una "pedagogia del buon lavoro" che non è passivamente assoggettata alle leggi del mercato e della produzione ma che accoglie la sfida difficile di interrogarsi con impegno e in alcuni casi con dissenso critico sulla qualità del lavoro e sulla sua funzione di agente di capabilities ed empowerment. Un libro per pedagogisti che studiano le organizzazioni e per quanti invece vi lavorano con il comune intento di promuovere nuovi modelli di management intitolati alla cura e alla formazione. Un libro per formatori che condividono l'idea del lavoro come diritto normativo ma anche diritto formativo, come "capacitazione" che deve essere tutelata e promossa.