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Firenze in età giolittiana si presentava come una città vivace sospesa tra i rapidi cambiamenti dell'età contemporanea e i vincoli della forte tradizione storica; ormai parte integrante del recente Stato italiano, ma ancora fiera e orgogliosa delle proprie radici artistiche e artigiane; in bilico insomma tra Patria e campanile. Al suo interno era presente un fitto mosaico composto da associazioni culturali, partiti politici, sindacati e confraternite cattoliche alle prese con il senso di appartenenza locale e nazionale in un periodo di fondamentale importanza nel processo di costruzione dell'identità degli italiani. Alla base di questa operazione non vi erano solo provvedimenti politici e amministrativi, ma anche manifestazioni e celebrazioni volte a "fare gli italiani" che spesso sfociavano in aspri contrasti tra i diversi attori sociali. Il libro vuole essere una storia culturale della città e delle sue molteplici componenti indagate attraverso il fitto calendario celebrativo degli anni dell'età giolittiana; non solo attraverso lo studio delle feste annuali come lo Statuto, il Primo maggio o il Venti Settembre, ma anche grazie all'analisi delle commemorazioni risorgimentali. Nel volume trovano spazio, infatti, l'anniversario di Curtatone e Montanara, della Rivoluzione Toscana, i centenari dei grandi personaggi del nostro Pantheon Nazionale, e, infine, l'anniversario del primo giubileo della Patria del 1911.