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"Dal cassetto di un anziano contrabbassista, trovai un raro manoscritto di Gioachino Rossini. Era la "Serenata", notturno per due voci e pianoforte tratto dalle "Soirées musicales". Per me, che effettuo da sempre ricerche sul repertorio raro per contrabbasso solista, fu una scoperta a dir poco illuminante. Leggendo la musica ebbi un'idea folgorante: trascriverlo per violino, contrabbasso e pianoforte con l'aggiunta di una cadenza finale. Erano gli anni '80."