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In "Arabeschi", un noto scienziato - il fisico Fernando de Felice - si cimenta in una narrazione che sfata il pervicace luogo comune che gli scritti dei rappresentanti della scienza siano l'asettico supporto di una comunicazione impersonale e oggettiva. Che si tratti delle 'Suggestioni' - dove il reale viene trasfigurato "in visioni oniriche, in paradossi grotteschi, in maschere che fanno dell'improbabile una lente d'ingrandimento delle verità vissute" -, o dei 'Ricordi' - dove il controllo della ragione lascia libero spazio all'espressione di remote nostalgie -, o delle 'Fantasie' - dove la sintesi armonica fra creatività e competenza scientifica raggiunge il suo apice -, il lettore è continuamente sospeso fra il conosciuto e l'irreale, potendone anche intravedere in filigrana il dinamismo di transito. Edizione di pregio a tiratura limitata di 500 copie numerate e personalizzabili, illustrata con capilettere originali in quadricromia.