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La cultura scientifica siciliana fino alla fine dell'Ottocento non è rimasta estranea al movimento scientifico rinnovatore, nato con la Rivoluzione Francese, e la Sicilia s'inserisce perfettamente nel contesto europeo: è questa la tesi che l'autrice sostiene nell'opera partendo da una città, come Noto, che dal 1837 al 1865 è Capoluogo della Valle di Noto. Solitamente la cultura di questa città è stata analizzata in campo letterario-poetico, ma l'aspetto scientifico, e in particolare igienico e medico, è stato tralasciato. Vari i temi trattati in questo lavoro: epidemie e malattie, cultura e medicina a Noto nell'Ottocento; biografia e analisi delle opere dei più importanti medici netini del diciannovesimo secolo, quali Angelo Cavarra, Antonio Sofia, Giuseppe Conforti, Francesco Conforti e Carmelo Melfi; contatti e rapporti di queste personalità con illustri medici d'oltralpe: François Magendie, Guillaume Dupuytren, Alfred-Armand Velpeau, Armand Trousseau, Theodor Billroth, per non citarne che alcuni. Rilevante l'analisi dell'opera di Angelo Cavarra "Des maladies de la femme", per la prima volta tradotta in italiano.