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L'incontro tra Federico Tesio e Montanelli rappresenta, per chi del "mago di Dormello" conosce ed apprezza le osservazioni e realizzazioni intorno al purosangue, un'occasione per scoprirne meglio l'umanità e la voglia di sapere che lo animò in ogni momento della sua vita. L'ironia con cui Montanelli ha tracciato il ritratto di Tesio, insieme alla capacità di quest'ultimo di stare al gioco, rendono questo piccolo pezzo godibilissimo e assai divertente, oltre che illuminante sulla bizzarra, quanto acuta, personalità di Tesio. Il testo è tratto da "Pantheon minore" (Leo Longanesi, 1952).