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Architetti, ieri presenti, testimoni diretti, artefici e non sempre magistrali nelle fasi di trasformazione e crescita di Macerata, così è stato sin dalle origini. Oggi, l'impulso a questo lavoro nasce dallo slancio di misurare attraverso gli accadimenti del XX secolo le linee dei nuovi Profili di urbanistica, nello scenario della "città-stato d'animo" contemporanea. Un ante - conoscitivo del contesto storico generale introduce la summa. Dopo l'arroccamento albornoziano, è il nobile cittadino maceratese Pompeo Floriani architetto militare del '600 a indicare quanto "la cerchia delle mura fanno sembrare una grande fortezza racchiudendovi solo l'eminenza del monte." Storica verità di un architetto, testimone di un Profilo urbanistico della Città. Seguono, mutevoli "tempi di opere murate e scritte", con presenze e interventi di altri architetti eccellenti. Agli inizi, con l'insediamento del prestigioso Ateneo del 1290, inserito in Platea Magna, con il Palazzo del Podestà, il Palazzo dei Priori nella Piazza Grande, la Città testimonia l'origine di un ecellente microcosmo di storia, di vita e di cultura. È la città murata, "eminenza del monte" che consolida la straordinaria compattezza e integrità del suo antico nucleo. Avviene con la cinquecentesca Loggia dei Mercanti (1582) nel contesto della Piazza Centrale, quando, illustri architetti come Antonio Galli Bibbiena, Cosimo Morelli, Pietro Ghinelli nel Teatro Lauro Rossi (1775) e artisti della scuola Vanvitelliana nel Tempietto della Misericordia operano nei comparti di maggior pregio del tessuto urbano storicizzato. Segnato nelle epoche da una edilizia omogenea, ritmata da piagge e corridoi urbani, il sistema struttu- rale nel tempo si arricchisce di nuovi edifici di pregio e di residenze nobiliari come i palazzi Bonaccorsi, i Marefoschi, i Ciccolini, i Compagnoni, i Ridolfi, i Lauri, i Costa, i Carradori, i Lazzarini, i Pantaleoni, i Torri. Sono i Profili del XX secolo che segnano vie e piazze del Centro Storico e affermano l'alto valore aggiunto di una Città dotta e nobile di provincia, distinta negli anni da un sistema consolidato di servizi di una piccola capitale, Sede del Governatorato della Marca, Sede di un Tribunale di Prima Istanza e di Appellazione, Sede dei tribunali della Rota e del Santo Uffizio e Accademie varie. Ebbene, nelle analisi di questo scenario emergono taluni accadimenti e criticità che si rivelano segnali significativi e premonitori del processo di sviluppo urbano del XX secolo.