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Provocatorio, pungente e documentato questo libro riporta a una riflessione necessaria sulla ricerca della identità territoriale. E lo fa parlando di Positano. La città della costiera amalfitana amabilmente "distesa" di fronte all'isolotto de Li Galli per molti anni rifugio di Rudolf Nureyev e oggi preda dei tanti turisti poco attenti che, soprattutto nelle domeniche estive, calpestano luoghi di antichi miti e leggende. Lo stesso Ulisse acquista un nuovo volto narrativo, quasi sussurrato, che racconta l'intensità del passato a bassa voce e denuncia a tutto fiato il degrado di siti che sembrano fatti per diventare parchi della memoria.