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Il diario di Vito Frasson racconta in presa diretta la vita degli IMI, soldati italiani rinchiusi nei lager nazisti. Dall'armistizio del settembre 1943 una serie di vicende avverse hanno provato il fisico e la psiche di uomini semplici, arruolati e inviati a combattere dapprima nei Balcani e poi fatti prigionieri e spediti nei campi di lavoro tedeschi. Vito, con un linguaggio semplice, talvolta sgrammaticato, ci riporta alla brutale quotidianità della prigionia e del lavoro coatto a cui fu sottoposto. La prigionia, i lunghi trasferimenti sui carri bestiame, il freddo, la fame e infine la carambolesca marcia del rientro a casa... In tutto questo sorprende come Vito abbia saputo custodire la sua umanità e dimostrarsi più forte dell'odio che lo circondava.