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Sia arrivando dalle sorgenti dell'Inn, tra il Maloia e lo Julier, sia risalendo il corso del fiume dalle gole del Finstermünz, l'Engadina si rivela come un mondo a sé: quello che è stato ribattezzato il Tibet delle Alpi, è il più straordinario piccolo cuore alpestre d'Europa. Quest'opera, ispirata al Saggio sulla natura e sul popolo di una contrada sconosciuta delle Alpi (titolo di una rara monografia ottocentesca) raccoglie il frutto maturo degli studi che gli autori hanno dedicato in molti anni alla storia (e all'eco-storia) dell'Engadina, il suo superbo ambiente naturale e la sua cultura: un modello di civilizzazione alpina, dove il sofferto progredire della vita dell'uomo si scontra con le devastazioni della natura e delle guerre, ma si alimenta di un irrefrenabile anelito di libertà e dell'irripetibile esperienza dell'umanesimo "engadinese". La lunga appendice sull'Engadina "sconosciuta", è una suggestiva riscoperta di viaggiatori illustri che nei secoli passati hanno dedicato testi dimenticati all'Engadina visitata passo a passo, paese per paese, con occhio curioso ai suoi personaggi e alla sua economia: le coltivazioni, lo stato delle foreste, la caccia all'orso, la natura e le montagne, la lingua, le istituzioni politiche, le case, la chiesa, l'insegnamento, le tradizioni.