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È sotto gli occhi di tutti, tanto da diventare luogo comune, ma non per questo meno vero: politici, banchieri, uomini di legge hanno ormai perso la bussola dell'onestà. "Nello stato in cui versa, il mondo è pressoché capovolto, l'onestà decorosa non vi occupa rango alcuno, e le persone oneste vi stanno in qualche modo come in un paese straniero", scrive Mitton, quattro secoli fa. Moralista, teorico dell'honnêteté; amico di Pascal (che lo medita nei Pensieri) e di Méré; Damien Mitton, scettico e libertino, vive nelle storie letterarie a pie' di pagina. Eppure fu uno spirito singolarissimo, misterioso, degno di ricordo nel suo sistematico rifiuto di éclat. Questa edizione è la prima di sempre (Francia inclusa) a raccoglierne le sfagliate scritture.