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Erudito e bibliografo francese, Paul Colomb de Batines si trasferì nel 1844 a Firenze, dove si dedicò con grande passione agli studi bibliografici danteschi. Dalle sue esplorazioni nacque un'opera eccezionale per i tempi: quella "Bibliografia dantesca", che apparve subito e si conferma dopo oltre un secolo e mezzo uno strumento prezioso, imprescindibile per ogni ricerca storica su Dante e l'opera sua. L'opera si articola in quattro parti, in cui sono registrate, con ampio corredo di notizie: le edizioni della Commedia e gli estratti che ne sono stati fatti, le traduzioni in latino e in altre lingue, i dizionari, i glossari, ecc.; le principali voci della critica dantesca, gli studi sull'origine e la storia del poema, le allegorie, i riferimenti mitologici, ecc.; i commenti a stampa alla Commedia, generali o parziali; i manoscritti contenenti il testo (integrale o per frammenti) del poema e i "commenti inediti" allo stesso.