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All'interno del testo si ripercorre l'attività di Alfonso Frangipane che, con la sua intelligenza, le competenze e l'amore verso l'arte, ha saputo portare avanti l'Istituto d'arte reggino, "con cuore e passione di calabrese" anche durante gli anni difficili del fascismo e dell'inquieto dopoguerra che portarono a soste forzate, a riprese, ma che subito dopo, videro la scuola affermarsi e seguire il rispetto delle norme, facendo fronte alle esigenze didattiche con pochi mezzi a disposizione. Relazioni, atti, lettere che testimoniano la meritoria e fattiva opera di un uomo, maestro carismatico ed organizzatore attento, educatore e scopritore di talenti ed artisti, che con passione ha saputo mantenere vivo il culto e l'insegnamento dell'arte calabrese.
